"Il Comune di Reggio Calabria dovrebbe poter utilizzare i proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio edilizio comunale per ripianare il deficit definito dai Commissari prefettizi". E' la proposta che lancia l'ex sindaco Demetrio Arena, che questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato i termini di una modifica dell'attuale legislazione regionale in materia. "Idea - ha spiegato - che ho intenzione si sottoporre all'attenzione del presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico e del presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti. L'obiettivo è quello di consentire agli Enti Locali che dimostrino di trovarsi in uno stato di squilibrio strutturale tale da determinare il dissesto finanziario, nonché agli Enti che abbiano deliberato l'adesione al piano pluriennale di riequilibrio economico finanziario di poter destinare i proventi delle alienazioni degli immobili di edilizia residenziale pubblica alla copertura del disavanzo di amministrazione ed al pagamento dei debiti fuori bilancio". Arena ha annunciato l'intenzione di coinvolgere anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, nella sua qualità di presidente del Consiglio delle Autonomia, "perché - ha detto - a questa norma sono interessati molti comuni calabresi che hanno aderito o stanno per aderire al piano di rientro, come Cosenza, dopo Reggio Calabria e Vibo che sta intraprendere questa strada. E' questo l'unico modo per attenuare un piano che a Reggio è stato presentato come di 'lacrime e sangue'', a fronte di un orientamento della Corte dei Conti della Calabria, che seguendo le norme giurisprudenziali previgenti in materia di edilizia residenziale pubblica, non dà spazio all'utilizzo dei proventi della dismissione per il ripiano dei deficit finanziari oltre il limite massimo del 20 per cento. Mentre in altre Regioni, comuni anche importanti hanno fatto ricorso a questo strumento per risolvere i propri problemi finanziari. E' il caso del comune di Napoli il cui piano pluriennale di riequilibrio economico-finanziario, si fonda proprio nella dismissione del patrimonio immobiliare disponibile dell'Ente". "In questa città - ha concluso Arena - si è affermato da qualche tempo il ritornello demagogico-populista 'che bisogna dare una mano ai Commissari'. Io l'ho fatto, riguardo al Terzo settore, ed in silenzio in altri comparti. Questo ritengo sia un modo per attenuare gli effetti del piano di rientro, abbassare la pressione fiscale e determinare una riduzione delle spesa generale dell'Ente". (ANSA)