Sarà aperta al traffico nella tarda mattinata di martedì 5 marzo il nuovo tratto dell’A3, direzione nord, tra gli svincoli di Scilla e Bagnara. Nove chilometri che rappresentano un’occasione unica, tanto che all’inaugurazione sarà presente il ministro dei Trasporti Corrado Passera. Con lui, l’ammi - nistratore unico dell’Anas Pietro Ciucci, assieme ai responsabili che stanno seguendo passo passo i lavori di ammodernamento di quest’ultimo tratto dell’A3 che – per stessa ammissione del presidente Ciucci ad aprile prima e poi a fine luglio – si sta dimostrando «una vera opera ingegneristica». Ed ovviamente tutta la politica calabrese: dal presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti al presidente della provincia Giuseppe Raffa, con i rappresentanti degli enti locali. L’appuntamento è sul nuovo viadotto Favazzina alle 11,30, sulla nuova carreggiata nord. Il programma prevede, poi, un percorso guidato lungo tutto il nuovo tratto. Nove più nove, dunque, i chilometri inaugurati negli ultimi sei mesi: era il 31 luglio quando Ciucci ha inaugurato i cinque chilometri della carreggiata nord compresi tra gli svincoli tra Palmi e Sant’Elia. In quell’occasione anche l’inaugurazione di 4 km sulla corsia sud nello stesso tratto. Questa inaugurazione avviene però in un clima ben diverso rispetto a quello che accompagnò la venuta di Ciucci per l’inaugurazione della galleria Barritteri. Allora c’erano ancora attese e promesse che i politici calabresi e i primi cittadini del territorio contavano di vedere realizzate Adesso molte recriminazioni per le promesse non mantenute e molti fronti aperti che vedono Anas contrapposta alle amministrazioni locali. A cominciare dalla prima promessa fatta dal presidente Ciucci lo scorso 31 luglio e ad oggi non mantenuta: il nuovo svincolo di Bagnara, che i sindaci e le comunità locali hanno chiesto sia realizzato qualche chilometro più a sud di quello nuovo e che dovrebbe servire direttamente Bagnara e Sant’Eufemia, ma anche quelli interni di San Procopio e Delianuova, che dall’attuale svincolo Bagnara-Sant’Elia-Melicuccà sono penalizzati nella percorrenza verso sud, in quanto allungano il percorso verso Reggio di circa dieci chilometri. Cinque km a salire verso Sant’Elia e poi altri cinque a scendere verso il capoluogo. E altri due i fronti aperti più a sud, nell’ultimo macrolotto: la galleria naturale di Piale e le aree di servizio est e ovest che insistono sul territorio di Villa. Tutto fermo dal 4 febbraio scorso (dapprima lo ha disposto la direzione tecnica dei lavori e poi il sindaco La Valle) per gli ultimi 9 chilometri della seconda canna della galleria naturale che passa sotto l’abitato di Piale. Senza messa in sicurezza non ci sarà ripresa dei lavori. E dopo il documento votato all’unanimità dal consiglio, Anas e contraente generale sono le “avversarie” nella risoluzione di questa situazione.