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Restituito il patrimonio alla famiglia Romola

Sono beni per un valore di oltre 6 milioni di euro quelli che sono stati dissequestrati dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nell’ambito di una vicenda giudiziaria che riguardava la famiglia Romola di Palmi. In via definitiva la Corte d’Appello di Reggio Calabria, sezione misure di prevenzione, riformando i decreti emessi in precedenza ed appellati da Rocco, Tiberio e Francesco Romola e dai terzi interessati Achille Bagalà, Rosina Gagliostro, Fausta Cioni Filesi, Pietro e Maria Teresa Filesi, ha rigettato le proposte di applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali e, per l’effetto, ha disposto la restituzione agli aventi diritto di quanto in sequestro.
Era il 21 ottobre del 2005 ed il 15 febbraio del 2008 quando il Tribunale di Reggio Calabria, coadiuvato dalla Procura di Palmi, a seguito di indagini svolte di concerto da Capitaneria di Porto, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, aveva emesso a carico degli appartenenti alla famiglia Romola (Rocco Romola padre, Tiberino e Francesco figli), un decreto con il quale veniva disposta l’applicazione a carico degli stessi della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, nonché la confisca di tutti i beni già posti in sequestro.

 

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