Leonia, la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani a Reggio Calabria, sarà sciolta. La decisione, annunciata dal prefetto Vincenzo Panico a capo della commissione che gestisce il Comune dopo lo scioglimento per contiguità mafiose, è la conseguenza della informativa antimafia interdittiva emessa dalla Prefettura di Reggio nei confronti del socio privato della Leonia, la Calabria Agenda Ambientale. Lo scioglimento, ha spiegato Panico, avverrà in maniera graduale per non creare problemi nella raccolta dei rifiuti. La Leonia era finita al centro di un'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che il 10 ottobre dello scorso anno aveva portato all'arresto del direttore operativo della società. Secondo l'accusa, la manutenzione dei mezzi della Leonia era un vero e proprio affare della 'ndrangheta che, attraverso un sistema di fatture gonfiate, aveva creato un 'fondo cassà a disposizione delle cosche. Il contratto tra il Comune e la Leonia scadeva ad agosto 2014. Alla luce dell'interdittiva, l'Ente intende avviare subito "la progettazione del futuro servizio di raccolta rifiuti in modo che sia in linea con i migliori standard di gestione, guardando con favore il modello della società mista che costituisce il modello più diffuso; l'esecuzione della interdittiva mettendo in liquidazione la Leonia; chiedere alla società in liquidazione di proseguire in sede di esercizio provvisorio". La Commissione straordinaria, infine, "esprimendo un forte apprezzamento per il lavoro fin qui svolto dall'ad di Leonia Raphael Rossi, intende chiedergli di proseguire nella sua opera nella futura gestione provvisoria del servizio". Nel luglio dello scorso anno, un'altra società municipalizzata, la Multiservizi, era stata sciolta dall'allora sindaco Demetrio Arena ed anche in quel caso dopo una interdittiva della Prefettura. (ANSA)
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