Uno spostamento di categoria e l’importo della Tosap per gli esercenti del centro storico lievita fino ad arrivare ad aumento vicino al 700%. Un operazione che ha fatto scattare la protesta dei titolari dei pubblici esercizi che si occupano di somministrazione. Sono sul sentiero di guerra e la Fipe Confcommercio spiega il perché nel corso di una conferenza stampa in cui si invoca la concertazione con la terna commissariale di Palazzo San Giorgio e l’istituzione del tavolo dell’economia. «Con una prima delibera del 31 ottobre si aumentava fino al 110% la tassa di occupazione di suolo pubblico, anche in forma retroattiva per il 2012, dopo un vertice con il prefetto eravamo riusciti ad arrivare ad un compromesso per le attività ambulanti. Adesso con la delibera del 28 dicembre, si sposta l’occupazione di suolo pubblico per pubblici esercizi da attività di carattere permanente (con una tariffa annua di 68,47 euro per metro quadro di suolo occupato) ad attività di carattere temporaneo, (con tariffa giornaliera di 1,34 euro per metro quadro) e questo ha comportato un aumento vertiginoso che in termini percentuali non sapremmo quantificare» dice il presidente di Confcommercio Giovanni Santoro. «Si chiede agli operatori di caricarsi sulle spalle un problema che non hanno certo generato loro e questo non è sopportabile. Per questo – argomenta Santoro – chiediamo un incontro immediato per annullare la delibera e rivedere le tariffe.
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