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Il “mistero” del
PalaGiustizia

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Dopo otto anni di lavori e avere sborsato oltre 49 milioni di euro, la città di Reggio si ritrova senza il nuovo, tanto atteso, Palazzo di Giustizia. Nonostante i solleciti della commissione straordinaria che regge il Comune di riaprire il cantiere del rione Sant’Anna, l’impresa Bentini ha deciso di licenziare gli ultimi 34 dipendenti e di chiudere il cantiere lasciando così incompleta un’opera ultimata in gran parte (per oltre l’85% dei lavori secondo l’impresa e di oltre il 77% secondo i tecnici del Comune). L’impresa faentina, inoltre, ha adito il Tribunale di Catanzaro (sezione specializzata in materia di imprese) per chiedere la risoluzione del contratto di appalto per inadempimento da parte del Comune. Il Comune, da parte sua, ha rilanciato: non ha accettato passivamente le accuse dell’impresa, ha rivendicato di avere saldato tutte le spettanze alla ditta e ha già avviato l’iter per la rescissione dell’appalto chiedendo i danni alla Bentini. La questione, dunque, è delicata. Per completare il PalaGiustizia servono circa 5 milioni di euro e una nuova gara di appalto. Palazzo San Giorgio si dice sicuro di essere nel giusto e di riuscire a riappaltare l’opera entro la fine dell’anno e di riuscire a completarla in un anno circa di lavori.

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