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Zia e nipote
davanti al gip

oliva e navella

 

Proveranno a difendersi Bruna Navella e Attilio Oliva, zia e nipote accusati in concorso dell’omicidio della 50enne marocchina Nezha Belakhdar, la donna uccisa nella notte tra sabato e domenica dopo un litigio scoppiato tra gli alloggi popolari del rione Marconi. Domani mattina si ritroveranno davanti al gip Antonino Laganà per l’udienza di convalida. 
Bruna Navella, difesa dall’avvocato Vincenzina Leone, e Attilio Oliva, difeso dagli avvocati Michele Priolo e Marco Tullio Martino, qualora dovessero scegliere di rispondere alle domande del Gip (rientra nelle loro facoltà la possibilità dio avvalersi della facoltà di non rispondere) cercheranno di esporre la loro versione dei fatti e spiegare agli inquirenti ragioni, dinamica ed evoluzione del drammatico fatto di sangue. 
L’accusa fino ad oggi sostenuta dal pubblico ministero Annalisa Arena è concorso in omicidio, anche se i profili di responsabilità potrebbero anche diversificarsi appena saranno chiariti ruoli e compiti dei diretti protagonisti. 
Ieri pomeriggio, intanto, è stato conferito l’incarico per eseguire l’autopsia al dottore Antonino Trunfio, alla presenza oltre che dei difensori degli indagati anche delle parti civili, gli avvocati Simona Polimeni (per il marito della vittima) e Alba Nocera (per i figli della donna uccisa). L’esame medico-legale sarà effettuato questa mattina, nella sala mortuaria degli Ospedali Riuniti di Reggio:

Proveranno a difendersi Bruna Navella e Attilio Oliva, zia e nipote accusati in concorso dell’omicidio della 50enne marocchina Nezha Belakhdar, la donna uccisa nella notte tra sabato e domenica dopo un litigio scoppiato tra gli alloggi popolari del rione Marconi. Domani mattina si ritroveranno davanti al gip Antonino Laganà per l’udienza di convalida. Bruna Navella, difesa dall’avvocato Vincenzina Leone, e Attilio Oliva, difeso dagli avvocati Michele Priolo e Marco Tullio Martino, qualora dovessero scegliere di rispondere alle domande del Gip (rientra nelle loro facoltà la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere) cercheranno di esporre la loro versione dei fatti e spiegare agli inquirenti ragioni, dinamica ed evoluzione del drammatico fatto di sangue. L’accusa fino ad oggi sostenuta dal pubblico ministero Annalisa Arena è concorso in omicidio, anche se i profili di responsabilità potrebbero anche diversificarsi appena saranno chiariti ruoli e compiti dei diretti protagonisti. Ieri pomeriggio, intanto, è stato conferito l’incarico per eseguire l’autopsia al dottore Antonino Trunfio, alla presenza oltre che dei difensori degli indagati anche delle parti civili, gli avvocati Simona Polimeni (per il marito della vittima) e Alba Nocera (per i figli della donna uccisa). L’esame medico-legale sarà effettuato domani mattina, nella sala mortuaria degli Ospedali Riuniti di Reggio:

 

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