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Rizziconi, i Cc
braccano l’assassino

francesco raso

Continuano da parte dei carabinieri le ricerche del killer di Francesco Raso, il bracciante di Rizziconi che lunedì pomeriggio è stato ucciso con tre colpi di pistola calibro 9 esplosi al suo indirizzo da breve distanza in contrada “Vennarella”. C’è la conferma che il ricercato, un uomo del quale dal momento della sparatoria si sono perse completamente le tracce, è legato da rapporti di parentela con la vittima; ma dello stesso gli inquirenti, in ossequio allo stretto riserbo che circonda tutto il lavoro investigativo, non hanno riferito le generalità. Si sa per certo, comunque, che la sparatoria sarebbe avvenuta al culmine di una discussione, forse degenerata in una vera e propria lite dai toni piuttosto accesi, provocata dalle rimostranze di Raso che lamentava che nel suo podere aveva constatato dei danni provocati, a quanto pare, dal passaggio di alcune pecore sembra di proprietà dell’assassino. I particolari sono stati messi assieme dai carabinieri che hanno lavorato sodo e con impegno per ricostruire quanto più fedelmente possibile la brutta storia che ancora ieri era al centro dei commenti in tutti gli ambienti di Rizziconi. I militari che hanno lavorato agli ordini del capitano Francesco Cinnirella, comandante della Compagnia di Gioia Tauro, hanno sentito numerose persone e tra queste i congiunti di Raso e del presunto omicida con l’obiettivo di mettere a punto un quadro tale da non lasciare dubbi di sorta, sia sulle motivazioni e sia sulla dinamica della sparatoria che si è registrata intorno alle l6,30 di lunedì, a poche centinaia di metri dalla periferia dell’abitato. Si parla anche di un possibile testimone, ovvero della presenza nella zona di qualcuno che avrebbe percepito l’eco degli spari raggiungendo quindi sul posto: ma su questo particolare i carabinieri preferiscono non rispondere ed è chiaro che il riserbo impone la massima discrezione sull’andamento delle indagini che, comunque, nel giro di poche ore, hanno fatto pienamente luce su un episodio, ovvero su un altro fatto di sangue, che a Rizziconi non sarà facilmente dimenticato soprattutto per i contorni assurdi che lo stesso presenta. Un grosso contingente di carabinieri dei reparti operativi ieri ha continuato a setacciare le campagne di Rizziconi spingendosi anche nei contigui territori di Taurianova e di Rosarno. Contestualmente i militari hanno proceduto al controllo di tante abitazioni ricadenti nelle aree rurali e poste nel centro abitato, dove il ricercato potrebbe essersi nascosto in attesa, forse, di costituirsi. Non si ha intanto alcuna conferma dell’autopsia che dovrà essere effettuata a Reggio Calabria e per la quale era stata indicata come probabile la giornata di oggi. La perizia che dovrà stabilire in particolare le cause della morte di Francesco Raso, affidata al dott. Materazzi, potrebbe essere eseguita domani. Ma, è stato anche ribadito ieri sera, non c’è alcuna certezza e per la famiglia si allunga ancora la straziante attesa per la restituzione delle salma e quindi per i funerali che si muoveranno dall’abitazione di via Toscanini.

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