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Aree di servizio
sull’A3, conto
alla rovescia

Ancora nessuna certezza sui tempi di dismissione delle due aree di servizio autostradali che insistono nel territorio di Villa. E per capire questo la riunione di ieri in Prefettura, con tutte le parti interessate, è stata aggiornata a lunedì prossimo, dopo che i gestori delle stazioni di rifornimento incontreranno i vertici dell’Eni a Roma. Incontro in programma giovedì nella Capitale. Unica certezza, dunque, confermata anche nella riunione di ieri, che le due aree di servizio resteranno in territorio comunale: un risultato ottenuto sette giorni orsono, dopo un braccio di ferro con Anas. Riposto nel cassetto, dunque, il progetto (di cui abbiamo avuto copia e che pubblichiamo per la prima volta) che vedeva le aree di servizio localizzate poco prima del nuovo svincolo di Sant’Elia-Melicuccà, nel territorio di Bagnara. E sfumato quel progetto sfuma anche il chiacchiericcio che ha accompagnato per mesi la realizzazione delle due aree di servizio in quel luogo! Adesso Anas dovrà comunque rispondere ad alcune richieste, poste dall’amministrazione comunale ma anche dai gestori. L’una (con il primo cittadino Rocco La Valle) e gli altri erano presenti alla riunione di ieri e hanno con forza ripetuto le condizioni già poste. Ma procediamo con ordine. Anas non ha ancora quantificato l’indennizzo che è pronta a pagare per i gestori delle aree di servizio villesi. Indennizzo dovuto per la chiusura per 15i mesi dell’area di servizio Est (quella in carreggiata Nord) e per la riduzione del traffico (solo quello leggero) per l’area di servizio Ovest (carreggiata Sud). Lunedì prossimo i dirigenti proporranno l’indennizzo quantificato e si vedrà se l’accor - do (che sembrava così vicino l’11 marzo) è davvero possibile. E poi, sul tappeto l’altra questione, quella dei tempi: sia di realizzazione della nuova area Est sia di dismissione della vecchia e di riduzione del traffico in quella Ovest. L’amministrazione chiede che Anas dia ai gestori 60 giorni di tempo prima di chiudere l’area Est e ridurre il traffico in quella Ovest. Per la prima i sessanta giorni serviranno ai gestori, come per legge, per dare il preavviso di licenziamento ai lavoratori. Anche se poi dovrebbero essere cassintegrati a termine, perché dopo 15 mesi (tanto dovrebbero durare, al massimo, i lavori di costruzione) ricominceranno a lavorare nella nuova area, realizzata nella parte alta del quartiere Acciarello. E per l’area Ovest i 60 giorni di preavviso prima di ridurre il traffico dovranno essere impiegati per realizzare un’uscita nella zona di Piale. Questo perché sarà realizzata una sorta di “tangenziale” che gli automobilisti imboccheranno per fruire dei servizi dell’area di servizio in direzione Sud e poi immettersi nuovamente o in direzione Reggio Calabria o in direzione Villa, verso gli imbarcaderi. L’Anas chiede di ridurre i tempi per consentire di andare avanti speditamente nei lavori di ammodernamento del sesto macrolotto. E non si affaccia più quella che alla scorsa riunione era sembrata una richiesta a tutela di gestori e lavoratori: che la chiusura dell’area Est e la riduzione del traffico per la Ovest avvenissero dopo l’estate, onde permettere di poter lavorare durante l’esodo e il controesodo. Non resta che attendere le proposte di lunedì prossimo.

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