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Agguato mortale per il barone Musco

L'agguato si è consumato in pieno centro poco dopo le venti. A due passi dal Comune e dalla caserma dei Carabinieri e dalla sua abitazione.  Due colpi d'arma da fuoco hanno ucciso Livio Musco il possidente molto conosciuto in città. L'uomo, vedovo, padre di tre figli, è stato raggiunto da due colpi di pistola di piccolo calibro, forse una 6.35, al volto ed al collo. Le indagini sono condotte dai carabinieri che non escludono che la vittima potesse conoscere il suo assassino. Sulla porta dello studio, infatti, non sono stati trovati segni di effrazione. (ANSA).
Musco, già noto alle forze dell'ordine per truffa, è morto subito dopo essere stato portato in ospedale. Sono stati gli stessi medici ad avvertire i carabinieri di quanto accaduto. Secondo le prime informazioni l'uomo sarebbe stato soccorso da un familiare. Da una prima ricostruzione, il delitto non sarebbe da ricondurre alla criminalità organizzata. L'uomo non risulta fosse legato ad ambienti criminali ed anche l'uso di un'arma di piccolo calibro sembrerebbe far escludere questa eventualità. I carabinieri ritengono che sia stato lo stesso Musco ad aprire la porta al suo assassino, segno che comunque lo conosceva. Appena entrato nello studio, posto in un palazzo nel centro di Gioia Tauro, a poche decine di metri dalla caserma dei carabinieri, il killer ha sparato raggiungendo l'uomo al volto ed al collo. (ANSA).

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