L’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria sarà citata in giudizio dinanzi al Gup di Locri in quanto individuata quale «responsabile civile» nel caso della morte di Sara Sarti, la bambina di 4 anni e mezzo deceduta per un presunto caso di malasanità nell’agosto del 2009 presso l’ospedale della cittadina ionica.
La decisione è stata assunta ieri dal gup Davide Lauro, che presiede l’udienza preliminare del procedimento penale a carico dei tre medici all’epoca in servizio presso il nosocomio di Locri accusati di omicidio colposo ai danni della piccola paziente di Vecchiano di Pisa, che stava trascorrendo in quel periodo estivo si trovava in vacanza dai nonni a Casignana, nella Locride.
La richiesta di individuare nell’Asp 5 reggina, guidata dal manager Rosanna Squillacioti, la «responsabile civile» è stata proposta e illustrata dalle costituite parti civili, individuate nei genitori della piccola paziente, Alessandro Sarti e Caterina Nicita, assistite dagli avvocati Giovanni Frullano ed Elena Mannucci.
All’esito dell’accoglimento dell’istanza promossa dagli avvocati dei coniugi Sarti-Nicita, ieri presenti in aula, il giudice Lauro ha rinviato al 14 giugno per consentire la corretta citazione dell’Asp 5, che si dovrà costituire in giudizio.
L’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria sarà citata in giudizio dinanzi al Gup di Locri in quanto individuata quale «responsabile civile» nel caso della morte di Sara Sarti, la bambina di 4 anni e mezzo deceduta per un presunto caso di malasanità nell’agosto del 2009 presso l’ospedale della cittadina ionica. La decisione è stata assunta ieri dal gup Davide Lauro, che presiede l’udienza preliminare del procedimento penale a carico dei tre medici all’epoca in servizio presso il nosocomio di Locri accusati di omicidio colposo ai danni della piccola paziente di Vecchiano di Pisa, che stava trascorrendo in quel periodo estivo si trovava in vacanza dai nonni a Casignana, nella Locride.La richiesta di individuare nell’Asp 5 reggina, guidata dal manager Rosanna Squillacioti, la «responsabile civile» è stata proposta e illustrata dalle costituite parti civili, individuate nei genitori della piccola paziente, Alessandro Sarti e Caterina Nicita, assistite dagli avvocati Giovanni Frullano ed Elena Mannucci.All’esito dell’accoglimento dell’istanza promossa dagli avvocati dei coniugi Sarti-Nicita, ieri presenti in aula, il giudice Lauro ha rinviato al 14 giugno per consentire la corretta citazione dell’Asp 5, che si dovrà costituire in giudizio.