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Mancano i soldi per riparare i bus

Sette bus ieri sono rimasti fermi all’autoparco, una trentina di corse sono saltate. I problemi di liquidità dell’Atam tornano prepotentemente a intaccare l’efficienza del servizio di trasporto pubblico urbano. Mancano le risorse necessarie per garantire la manutenzione, per poter far uscire i bus in sicurezza. Così i servizi diminuiscono, mentre i creditori-forntiori dell’azienda minacciano da un momento all’altro di chiudere i rubinetti. Sintomi di una vertenza che dopo le promesse della Regione sull’impegno di cifre importanti rischia a distanza di qualche mese di tornare rovente. 
«La prima trimestralità del comparto trasporti della Regione è stata erogata solo per il 50% – spiega Pasquale Laganà della segreteria regionale della Filt-Cgil –, l’altra metà si dice che dovrebbe arrivare in pagamento entro i primi dieci giorni di aprile, quando invece dovremmo incassare la seconda trimestralità di cui non si ha notizia».
I risultati? «Gli stipendi del mese di febbraio sono stati pagati il 29 di marzo, con l’altro mese già in scadenza». Un campanello d’allarme di una situazione preoccupante della situazione dell’Azienda che come le altre realtà del trasporto si trovano a dover fare i conti con i pesanti tagli. «La Calabria si è trovata all’inizio del 2013 con venti milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente». Sacrifici spalmati su tutto il territorio regionale «che qui pesano di più, perché non dobbiamo dimenticare che l’Azienda ha sulle spalle gli investimenti per il rinnovo del parco automezzi». 

Sette bus ieri sono rimasti fermi all’autoparco, una trentina di corse sono saltate. I problemi di liquidità dell’Atam tornano prepotentemente a intaccare l’efficienza del servizio di trasporto pubblico urbano. Mancano le risorse necessarie per garantire la manutenzione, per poter far uscire i bus in sicurezza. Così i servizi diminuiscono, mentre i creditori-forntiori dell’azienda minacciano da un momento all’altro di chiudere i rubinetti. Sintomi di una vertenza che dopo le promesse della Regione sull’impegno di cifre importanti rischia a distanza di qualche mese di tornare rovente. «La prima trimestralità del comparto trasporti della Regione è stata erogata solo per il 50% – spiega Pasquale Laganà della segreteria regionale della Filt-Cgil –, l’altra metà si dice che dovrebbe arrivare in pagamento entro i primi dieci giorni di aprile, quando invece dovremmo incassare la seconda trimestralità di cui non si ha notizia».I risultati? «Gli stipendi del mese di febbraio sono stati pagati il 29 di marzo, con l’altro mese già in scadenza». Un campanello d’allarme di una situazione preoccupante della situazione dell’Azienda che come le altre realtà del trasporto si trovano a dover fare i conti con i pesanti tagli. «La Calabria si è trovata all’inizio del 2013 con venti milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente». Sacrifici spalmati su tutto il territorio regionale «che qui pesano di più, perché non dobbiamo dimenticare che l’Azienda ha sulle spalle gli investimenti per il rinnovo del parco automezzi». 

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