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Ex Gdm, Bonina
squarcia il “silenzio”

La Gdm, l'incertezza per il futuro e l'impegno di Bonina. Dopo la riunione nella Capitale e le perplessità esposte dai sindacati al commissario straordinario Marcello Parrinello relative all'ingresso dell'imprenditore siciliano, nell'edizione di oggi rendiamo nota l'offerta di Immacolato Bonina. L'impresa "V.Bon" ha presentato una manifestazione di interesse al bando redatto dal commissario Marcello Parrinello puntando a rilevare 10 punti vendita per un offerta di 5 milioni e 200 mila euro, a cui vanno aggiunti altri 4 milioni di interventi per ristrutturare i punti vendita e omologarli al format dell'azienda. Collegata a questa offerta c'è il reimpiego di circa 200 unità lavorative. Per altri cinque punti vendita al momento Bonina non ha trovato l'accordo con i proprietari degli immobili ma non esclude la possibilità di farlo in futuro con la possibilità di riassorbire una forza lavoro di circa 400 lavoratori. La garanzia è quella che l'azienda prenderà il centro di distribuzione e la piattaforma distributiva. L'offerta di Bonina ha superato già diversi passaggi e soprattutto ha avuto l'ok dal comitato di sorveglianza del tribunale di Milano che segue la procedura di fallimento della vecchia azienda. Manca solo il passaggio del ministero dello Sviluppo Economico che dovrà materialmente chiudere le fasi di questa intricata vicenda. La riunione che doveva servire da ok definitivo all’ingresso dell’azienda che ha la sede legale a Barcellona Pozzo di Gotto nella nuova società Gdm è slittata al prossimo 2 maggio e in tutto questo periodo il commissario straordinario dovrà cercare di chiudere in fretta questa partita che sta diventando sempre più complicata e ingarbugliata. In ogni caso Bonina non ci sta a essere definito “debole” e non vuole che della sua azienda si dica “non abbia le capacità economiche per rilevare la Gdm”. Insomma l’i m p r e n d itore barcellonese respinge ai mittenti tutte le perplessità sul suo eventuale ingresso. Sì perché al momento tutta l’operazione di subentro del nuovo soggetto non è chiusa e, quindi, il tutto è ipotetico. E lo stesso Bonina si dice al momento fiducioso per la conclusione positiva della sua decisione di partecipare al rilevamento dei punti vendita dell’ex Gdm «ma solo se ci sono tutte le condizioni necessarie per fare in modo che il percorso possa essere limpido e trasparente». Se il 2 maggio arriverà il sì da Roma, proporrà subito un protocollo di legalità in Prefettura e tutta l’operazione sarà resa trasparente e chiara. Il concetto che Bonina ha inteso sottolineare al nostro giornale è che «la mia società non è per nulla debole, abbiamo una forza lavoro di circa 800 dipendenti, sempre pagati con puntualità e con regolarità, e tutto il gruppo conta su 13 società che viaggiano tutti insieme nel campo della distribuzione alimentare». «Nel giro di quattro anni – ha continuato sempre Bonina – la società è partita da 50 dipendenti ed è arrivata adesso a 800». Un percorso, dunque, virtuoso testimoniato anche dai bilanci dell’azienda. «Proporremo – ha concluso – solo successivamente all’ok all’offerta un percorso con i sindacati verso cui abbiamo massimo rispetto». Vedremo i successivi sviluppi della vertenza Gdm.

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