È vivo Rocco Musolino, l’86enne “re della montagna”, l’imprenditore originario di Santo Stefano in Aspromonte considerato uno dei personaggi di primo piano della “vecchia ’ndrangheta”. La notizia della sua scomparsa si era diffusa in città nella serata di venerdì, soprattutto quando aveva lasciato l’ospedale dove era stato ricoverato fino al pomeriggio. L’anziano imprenditore era stato dimesso per espresso volere dei familiari e con il parere contrario dei sanitari. La notizia della scomparsa di Rocco Musolino è stata riportata anche dal nostro giornale, un errore del quale ci scusiamo con la famiglia e con i lettori. Ieri mattina, gli avvocati Antonio Managò e Antonio Attinà, hanno smentito la notizia della morte dell’anziano. Hanno riferito di essere stati contattati dalla figlia di Rocco Musolino la quale ha confermato che il padre, nonostante fosse in gravi condizioni, non era ancora morto. Rocco Musolino rimane sofferente per gravi problemi cardiaci e i sanitari stanno facendo l’impossibile per curarlo. Appena lo scorso sabato 30 marzo era finito al centro delle cronache perchè destinatario di un maxi-sequestro beni per un valore di oltre 150 milioni di euro. Carabinieri e Dia gli avevano infatti notificato un decreto, emesso dal Tribunale “Misure di Prevenzione” di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio, ponendo i sigilli a un “tesoro” milionario di imprese, conti correnti, beni mobili e immobili. Le indagini a carico del “re della montagna”, che si sono concretizzate nel sequestro beni, furono avviate dai Carabinieri nel 2008, a seguito del tentato omicidio dello stesso Rocco Musolino, noto imprenditore nel settore dei legnami, e miravano ad individuare il contesto nell’ambito del quale era maturato l’evento. Quelle indagini, che si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno evidenziato che Musolino sia stato più volte interessato per la risoluzione di disaccordi e problemi sorti a Santo Stefano in Aspromonte e a Reggio Calabria, in ragione del prestigio criminale di cui godeva. Nel passato Rocco Musolino è stato coinvolto in alcune inchieste della magistratura per fatti legati alle dinamiche della ’ndrangheta scaturite in processi dai quali è uscito indenne ed assolto.