Domani è il giorno di Federico Cafiero de Raho. Il magistrato s’insedierà ufficialmente a capo della Procura di Reggio Calabria intorno alle 11,30, quando è prevista la tradizionale cerimonia e lui presterà il giuramento di rito. E comincerà un’altra pagina nella storia giudiziaria della città.
Cafiero de Raho arriva da Napoli, dove ha ricoperto la carica di procuratore aggiunto: un ufficio prestigioso, in una grande città di frontiera. Così come Reggio Calabria, dove il magistrato arriverà bruciando le tappe. Il ministero della Giustizia ha infatti accolto la richiesta di anticipato possesso avanzata dal procuratore generale Salvatore Di Landro, che alla fine dello scorso marzo aveva scritto a Roma per chiedere con insistenza che il nuovo procuratore prendesse servizio al più presto, perché la città dopo un anno dalla partenza del procuratore Pignatone non poteva attendere oltre. Dunque, Di Landro invitava il ministero a fare in fretta, in deroga alla normale prassi che vuole che il nuovo procuratore prenda servizio «entro il trentesimo giorno» dalla pubblicazione della sua nomina sullo speciale bollettino edito dal Csm.
Domani è il giorno di Federico Cafiero de Raho. Il magistrato s’insedierà ufficialmente a capo della Procura di Reggio Calabria intorno alle 11,30, quando è prevista la tradizionale cerimonia e lui presterà il giuramento di rito. E comincerà un’altra pagina nella storia giudiziaria della città.Cafiero de Raho arriva da Napoli, dove ha ricoperto la carica di procuratore aggiunto: un ufficio prestigioso, in una grande città di frontiera. Così come Reggio Calabria, dove il magistrato arriverà bruciando le tappe. Il ministero della Giustizia ha infatti accolto la richiesta di anticipato possesso avanzata dal procuratore generale Salvatore Di Landro, che alla fine dello scorso marzo aveva scritto a Roma per chiedere con insistenza che il nuovo procuratore prendesse servizio al più presto, perché la città dopo un anno dalla partenza del procuratore Pignatone non poteva attendere oltre. Dunque, Di Landro invitava il ministero a fare in fretta, in deroga alla normale prassi che vuole che il nuovo procuratore prenda servizio «entro il trentesimo giorno» dalla pubblicazione della sua nomina sullo speciale bollettino edito dal Csm.
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