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Centrale a carbone,
c’è il “placet”
del ministero

L’ultimazione della procedura di “Valutazione d’impatto ambientale” (durata quasi 5 anni) per la realizzazione della centrale a carbone di Saline Joniche è apparsa nei giorni scorsi sul sito del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (www.minambiente. it). Cliccando sulla sezione “Vas e Via”, infatti, si legge come, fra i 7 procedimenti ultimati nel 2013, vi sia anche quello relativo all’impianto che la multinazionale svizzera Sei intende costruire sul sito dell’ex Liquichimica.

Il provvedimento risale a due settimane fa, esattamente al 5 aprile, quando il ministero ha decretato in modo definitivo la compatibilità ambientale del progetto della Sei e l’autorizzazione integrata ambientale al successivo esercizio. A condizione, però, che vengano ottemperate una serie non indifferente di adempimenti di natura amministrativa e prescrizioni (ben 59) contenute in 2 allegati al decreto.

Salvi ulteriori ricorsi avverso la conclusione del procedimento Via, che potrebbero ulteriormente procrastinare i tempi per la cantierabilità dell’opera, spetterà adesso al ministero dello Sviluppo economico pronunciarsi, previa convocazione della conferenza dei servizi, sulla fattibilità o meno della centrale.

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