Da tempo – almeno in punta allo Stivale – il Primo Maggio non è più la festa del lavoro. «Credo sia più giusto parlare di ricordo del lavoro», afferma con un’amara ironia il segretario provinciale della Uil Pino Zito. «E tuttavia – continua – l’occasione servirà per fare il punto sulle vertenze comunali e sul destino delle società miste. Già con l’ultimo sciopero dei dipendenti della Multiservizi abbiamo incassato la solidarietà della città, che viene manifestata di continuo anche presso il gazebo che abbiamo allestito davanti al Tempio della Vittoria».
Con tante vertenze in corso non è scattata la scintilla con i commissari che reggono Palazzo San Giorgio. Spiega Zito: «Non c’è interlocuzione con i commissari. Loro sono per la privatizzazione tout-court delle società miste, noi siamo contro. Abbiamo provato a fare valere le nostre ragioni ma non ci vogliono ascoltare».
Rincara la dose la segretaria della Cgil Mimma Pacifici: «Abbiamo sempre detto che avvertivamo la distanza dello Stato e speravamo che l’arrivo dei commissari servisse per colmare quella distanza e, invece, i commissari si sono rivelati peggiori della politica reggina.
«Sarà un primo maggio di indignazione e di riflessione – ha aggiunto il segretario provinciale della Cisl Mimmo Serranò –. La politica ha fallito ma oggi non riusciamo nemmeno a colloquiare con i commissari. Sulle società miste avevamo stretto un accordo con il segretario generale Emilio ma non è mai stato preso in considerazione.
Da tempo – almeno in punta allo Stivale – il Primo Maggio non è più la festa del lavoro. «Credo sia più giusto parlare di ricordo del lavoro», afferma con un’amara ironia il segretario provinciale della Uil Pino Zito. «E tuttavia – continua – l’occasione servirà per fare il punto sulle vertenze comunali e sul destino delle società miste. Già con l’ultimo sciopero dei dipendenti della Multiservizi abbiamo incassato la solidarietà della città, che viene manifestata di continuo anche presso il gazebo che abbiamo allestito davanti al Tempio della Vittoria».Con tante vertenze in corso non è scattata la scintilla con i commissari che reggono Palazzo San Giorgio. Spiega Zito: «Non c’è interlocuzione con i commissari. Loro sono per la privatizzazione tout-court delle società miste, noi siamo contro. Abbiamo provato a fare valere le nostre ragioni ma non ci vogliono ascoltare».Rincara la dose la segretaria della Cgil Mimma Pacifici: «Abbiamo sempre detto che avvertivamo la distanza dello Stato e speravamo che l’arrivo dei commissari servisse per colmare quella distanza e, invece, i commissari si sono rivelati peggiori della politica reggina.«Sarà un primo maggio di indignazione e di riflessione – ha aggiunto il segretario provinciale della Cisl Mimmo Serranò –. La politica ha fallito ma oggi non riusciamo nemmeno a colloquiare con i commissari. Sulle società miste avevamo stretto un accordo con il segretario generale Emilio ma non è mai stato preso in considerazione.
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