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Regge l'alibi di Ferrò, non è lui il killer di Izzo

Il Tribunale di Locri

Colpo di scena. A seguito dell’interrogatorio di garanzia, delle dichiarazioni fatte dall’indagato e dei riscontri investigativi compiuti successivamente, il gip di Locri, Andrea Amadei, accogliendo appieno la richiesta avanzata dal legale di fiducia dell’indagato, avv. Giovanni Taddei, non ha convalidato l’arresto di Bruno Ferrò, 37 anni, di Natile di Careri, residente ad  Ardore, ordinandone l’immediata scarcerazione. Il giovane, come si ricorderà, era stato posto in stato di fermo e richiuso in carcere con l’accusa di omicidio premeditato. Ferrò, infatti, in base alle dichiarazioni rese dalla madre della vittima, era stato ritenuto l’assassino di Alfredo Izzo, 30 anni, ucciso alla periferia di Bovalino il 5 aprile scorso davanti all’ingresso di casa con alcuni colpi di fucile a pallettoni.
A seguito della decisione del gip Bruno Ferrò ha lasciato il carcere di Locri nel tardo pomeriggio di ieri. Prima che si concludesse l’interrogatorio di garanzia dell’indagato, il legale di fiducia del giovane, avv. Giovanni Taddei si era fermamente opposto alla convalida del fermo del suo assistito per la totale mancanza di gravi indizi a carico. 

Colpo di scena. A seguito dell’interrogatorio di garanzia, delle dichiarazioni fatte dall’indagato e dei riscontri investigativi compiuti successivamente, il gip di Locri, Andrea Amadei, accogliendo appieno la richiesta avanzata dal legale di fiducia dell’indagato, avv. Giovanni Taddei, non ha convalidato l’arresto di Bruno Ferrò, 37 anni, di Natile di Careri, residente ad  Ardore, ordinandone l’immediata scarcerazione. Il giovane, come si ricorderà, era stato posto in stato di fermo e richiuso in carcere con l’accusa di omicidio premeditato. Ferrò, infatti, in base alle dichiarazioni rese dalla madre della vittima, era stato ritenuto l’assassino di Alfredo Izzo, 30 anni, ucciso alla periferia di Bovalino il 5 aprile scorso davanti all’ingresso di casa con alcuni colpi di fucile a pallettoni.A seguito della decisione del gip Bruno Ferrò ha lasciato il carcere di Locri nel tardo pomeriggio di ieri. Prima che si concludesse l’interrogatorio di garanzia dell’indagato, il legale di fiducia del giovane, avv. Giovanni Taddei si era fermamente opposto alla convalida del fermo del suo assistito per la totale mancanza di gravi indizi a carico. 

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