Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Alla Corrireggio
vince sempre il
fair play

Si ritrovano in “borghese”, dismesse scarpe e pettorale per festeggiare. Il popolo della Corrireggio celebra il successo di un’edizione che ha fatto il pieno di iscrizioni e di partecipazione. Al nastro di partenza erano oltre 4mila molti si sono fermati prima del traguardo, ma erano comunque presenti alla Provincia, perché lo spirito che da 31 edizioni anima la manifestazione di Legambiente è quello della partecipazione. L’importante è esserci per correre all’insegna dei valori più alti, per chiedere una città più verde, più equa, più sostenibile. In questo caleidoscopio di colori emergono dei dati che Nuccio Barillà, patron della manifestazione fa emergere. «Diminuisce il numero di atleti nelle categorie competitive e questo dato dovrebbe far riflettere, vuol dire che lo sport dell’atletica non è accessibile a tutti, vuol dire che le strutture non sono adeguate, del resto basta guardare le condizioni del campo Coni». Sui 4010 iscritti, di cui effettivi partecipanti (rilevati al punto di viraggio a circa metà gara) 3200, mentre a giungere al traguardo sono stati 1.120 (214 in più della scorsa edizione). In crescita, ed è un buon segnale, la partecipazione delle donne nella non competitiva, mentre per quanto riguarda le atlete tesserate Fidal o appartenenti a Enti di promozione sportiva, si avverte, come conferma la classifica, una difficoltà di ricambio generazionale. Ma oltre ai dati strettamente agonistici, che comunque hanno animato la platea dei partecipanti assiepati per consultare la classifica d’arrivo delle diverse categorie c’è un vincitore morale della Corrireggio ed è Nicola Barreca, un atleta disabile che ogni anno fa di tutto per non mancare all’appuntamento di Legambiente. «È il simbolo che il diritto allo sport è di tutti – dice Nuccio Barillà consegnando la medaglia – che tutti chiedono di vivere la città». Un applauso sentito che poi dà il via alla consegna dei premi, trofei con cui si celebra il ricordo di chi non c’è più e tanti libri. «Nonostante le difficoltà di carattere economico abbiamo voluto incrementare le categorie per le fasce d’età» spiega Barillà. Si comincia con la consegna: il vincitore assoluto dell’edizione 2013 è Salvatore Arena (non presente perché impegnato in un’altra competizione) a ritirare il riconoscimento “Trofeo Danilo Foti”) offerto dalla famiglia e dagli amici del giovane scomparso, consegnato dal padre Natalino), è Mario Asciutto della società d’atletica Asciutto. Nella fascia competitiva nelle diverse categorie sono arrivati primi al traguardo, Giuseppe Pilello, Simone Milano, Salvatore Arena, Francesco Monti, Alberto Adamo, Pietro Panzera e Vincenzo Tripodi». Nella categoria donne la prima assoluta è arrivata Palma De Leo che ha fatto un tempo straordinario che le ha consentito di piazzarsi al 10. posto assoluto di tutte le categorie. Il premio per una performance brillante è il trofeo “Giacomo Paladino”. Nella categoria donne agonistiche vengono premiate anche Luisa Lamanna, Ginevra Benedetti e Grazia Toma. Si passa alla gara non competitiva. Il vincitore assoluto è Francesco Zindato, una presenza costante della Corrireggio che si aggiudica il trofeo intitolato a “Fabio Russo” consegnato dal fratello Domenico Maria, (seguito da Antonio Laganà e Giuseppe Spinelli). I primi posti delle diverse categorie sono: Davide Lombardo, Alberto Oliva, Rosario Cassone, Antonino Catalano, Nunziato Fortunio, Antonio Ruffa e Domenico D’Angelo. La prima atleta della categoria donne non competitive è stata Carmen Russo, le prime delle diverse categorie invece sono state: Annamaria Basile Rognetta, Erminia Basile Rognetta, Claudia Romeo, Chantel Magengezha, Maria Sofi, Maria Giovanna Sbano e Concetta Caravelli. Quindi sono stati consegnati i premi agli atleti più anziani: Antonino Infantino (che ha raggiunto il traguardo importante degli 86 anni) e Annamaria Basilea. La ricca giornata si è conclusa con l’estrazione (da parte dei bambini) dei premi che sono andati a Francesco Basile Rognetta, Pietro Pedà e Francesco Maria Pellicanò. Superata con fatica ma tanta determinazione l’edizione del 2013, la sfida si rinnova per il prossimo anno.

Caricamento commenti

Commenta la notizia