Due beni confiscati restituiti al territorio

Da avamposto delle cosche a presidi di civiltà. Due immobili confiscati alla ’ndrangheta si trasformano in centri di aggregazione rivolti ai giovani e agli anziani, in due quartieri bagnati dal sangue della guerra di mafia: Archi e San Sperato. La delibera della Commissione straordinaria (a lavoro anche il primo maggio) ha infatti concesso due appartamenti di contrada Corvo di Archi (composti ciascuno da dieci vani) al quarto piano di un fabbricato condominiale e di un appartamento al secondo piano in via San Sperato (traversa VIII n.15) per attività sociali. Dopo aver esaminato ed approvato la proposta di deliberazione del dirigente del settore Patrimonio, viste le schede progettuali elaborate dal dirigente del settore Politiche sociali, la commissione ha disposto la concessione in comodato d'uso gratuito per nove anni, la durata minima prevista dalle clausole del regolamento comunale sull’assegnazione dei beni confiscati. Il Comune quindi apre due finestre di sostegno sociale