Rocco Femia, ex sindaco di Maria di Gioiosa, accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’indagine “Circolo formato”, intende difendersi dinanzi al Tribunale di Locri. Il professor Femia, infatti, come annunciato dai suoi difensori, avv. Sandro Furfaro e avv. Francesco Macrì, intende rispondere a tutte le domande del pm Paolo Sirleo, della Procura distrettuale, nonché del collegio penale, chiamato a giudicarlo. Femia, secondo le risultanze investigative, avrebbe vinto le elezioni amministrative del 2008 grazie all’appoggio del clan Mazzaferro, in un clima di ingerenza diretta anche dell’altra famiglia, quella degli Aquino, che avrebbe invece appoggiato l’altra lista, risultata soccombente per poche decine di voti. Secondo gli inquirenti, l’allora sindaco Femia e parte del suo gruppo dirigente avrebbero inteso “restituire” l’appoggio ottenuto muovendosi «in sintonia con la cosca Mazzaferro», che avrebbe in questo modo esteso il proprio ambito d’influenza nei meccanismi istituzionali, mediante una attività di condizionamento e incanalamento dei voti verso candidati ritenuti rispondenti alle esigenze e agli interessi della cosca stessa e pronti a soddisfare le richieste avanzate dai membri di tali sodalizi in merito alla gestione degli appalti.