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Metromare: scongiurare
la mancata proroga

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 Il servizio veloce di trasporto marittimo per passeggeri tra le città di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni verrebbe significativamente ridotto qualora non venissero assicurate idonee e adeguate forme di mobilità, come si è recentemente paventato con la soppressione, a decorrere dal 27 giugno p.v., del vettore “Metromare” a causa del mancato finanziamento del prossimo bando di gara da parte del Governo nazionale. È, questo, il senso di un’interrogazione indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dai senatori Domenico Scilipoti, Antonio Caridi, Piero Aiello, Tonino Gentile e Nico D’Ascola, tutti eletti in Calabria. Gli interroganti partono dal presupposto che quotidianamente lo Stretto viene attraversato da migliaia di pendolari per motivi di studio, di lavoro, di turismo ecc. che il Comune di Villa San Giovanni è il punto terminale d'Europa e costituisce un fondamentale incrocio della viabilità che favorisce la continuità territoriale dell'Italia peninsulare con la Sicilia. Ciò premesso, i senatori Scilipoti, Caridi, Aiello, Gentile e D’Ascola ricordano che «il Consorzio Metromare dello Stretto, costituito nel 2008 da Rfi spa del Gruppo Ferrovie dello Stato e Ustica Lines spa, è risultato vincitore della gara pubblica indetta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per garantire un servizio veloce di trasporto marittimo per passeggeri tra le città di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni». La paventata soppressione di detto servizio, sostengono gli interroganti, «ha già provocato vibranti proteste e disordini per i disagi e i problemi occupazionali che ne deriverebbero e che si sommerebbero a quelli già cogenti che penalizzano la cittadina dello Stretto». Secondo i senatori questo provvedimento «arrecherebbe profondi disagi alle comunità locali e si porrebbe in contrasto evidente con la necessità di potenziare i processi di attrazione di investimenti di capitali stranieri in Italia, necessità più volte evidenziata nel corso degli anni». Alla luce di queste considerazioni i senatori Scilipoti, Caridi, Aiello, Gentile e D’Ascola chiedono al ministro «quali provvedimenti urgenti intenda adottare per il mantenimento e la prosecuzione del servizio “Metromare” affinché venga scongiurata l'ipotesi ventilata di mancata proroga di tale essenziale servizio in un periodo di grandi afflussi di pendolarismo».

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