Il parco urbano esce dalle paludi
Ridisegnare il territorio per riportare il decoro in un quartiere per lungo tempo abbandonato a se stesso. Un operazione che dovrà cambiare il volto di un'area segnata dal degrado grazie ad un investimento di un milione e mezzo di euro. Il progetto del Parco urbano che il Consiglio comunale aveva approvato nel 2008, dopo una prima gara di appalto «rimasta priva di efficacia» comincia ad uscire dalle paludi. Inserito nel piano triennale delle Opere pubbliche 2008-2010, il progetto prevedeva la realizzazione di una struttura sportiva e di un parco attrezzato, sulle aree risultanti dalla demolizione del Rione minimo di San Giovannello, con una previsione di spesa di 3 milioni di euro, cifra importante da reperire attraverso l’accensione di un mutuo alla Cassa Depositi e prestiti. Un iter burocratico lungo e articolato in più “puntate”.
Gli alloggi popolari dismessi e abbattuti (in parte) dovranno lasciare spazio al parco, un polmone verde attrezzato, così come previsto dal progetto definitivo approvato con una delibera della Giunta nel 2009. Progetto redatto da professionisti esterni che prevedeva nella prima fase una spesa di un milione e mezzo di euro. Dopo l’approvazione da parte della Giunta del progetto esecutivo (marzo 2010), nell’aprile dello scorso anno venne indetta una gara di appalto dei lavori, ma “quell’atto è rimasto privo di efficacia” spiega la nuova determina.
Adesso quel progetto è stato ripreso e attraverso una delibera che ricalca le proposte del dirigente al ramo si apre il procedimento di appalto per l’affidamento dei lavori di realizzazione della struttura
Ridisegnare il territorio per riportare il decoro in un quartiere per lungo tempo abbandonato a se stesso. Un operazione che dovrà cambiare il volto di un'area segnata dal degrado grazie ad un investimento di un milione e mezzo di euro. Il progetto del Parco urbano che il Consiglio comunale aveva approvato nel 2008, dopo una prima gara di appalto «rimasta priva di efficacia» comincia ad uscire dalle paludi. Inserito nel piano triennale delle Opere pubbliche 2008-2010, il progetto prevedeva la realizzazione di una struttura sportiva e di un parco attrezzato, sulle aree risultanti dalla demolizione del Rione minimo di San Giovannello, con una previsione di spesa di 3 milioni di euro, cifra importante da reperire attraverso l’accensione di un mutuo alla Cassa Depositi e prestiti. Un iter burocratico lungo e articolato in più “puntate”.Gli alloggi popolari dismessi e abbattuti (in parte) dovranno lasciare spazio al parco, un polmone verde attrezzato, così come previsto dal progetto definitivo approvato con una delibera della Giunta nel 2009. Progetto redatto da professionisti esterni che prevedeva nella prima fase una spesa di un milione e mezzo di euro. Dopo l’approvazione da parte della Giunta del progetto esecutivo (marzo 2010), nell’aprile dello scorso anno venne indetta una gara di appalto dei lavori, ma “quell’atto è rimasto privo di efficacia” spiega la nuova determina. Adesso quel progetto è stato ripreso e attraverso una delibera che ricalca le proposte del dirigente al ramo si apre il procedimento di appalto per l’affidamento dei lavori di realizzazione della struttura