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Il socio privato
di Leonia rimane
“inquinato”

“Calabria Agenda Ambientale S.r.l.” rimane interdetto e al momento la decisione di proseguire con lo scioglimento della Leonia, la società che cura la raccolta e il trasferimento dei rifiuti, rimane in piedi. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale cittadino che ha rigettato la domanda di sospensione del provvedimento di interdizione antimafia emesso dalla Prefettura. L’azienda, rappresentata da Luciano Gallo, Attilio Luigi Maria Toscano e Valerio Menaldi, ha perso il primo round contro la Prefettura e il Comune che si sono entrambi costituiti per contestare la tesi della società. «Ritenuto che – senza allo stato riesaminare la questione dell’autonoma lesività dell’i nterdittiva antimafia – gli elementi evidenziati dal prefetto nell’informativa del 25 febbraio 2013 appaiono idonei a supportare il pericolo di infiltrazione mafiosa; che il profilo di giurisdizione, limitatamente all’impugnazione della delibera n. 20 del 28 febbraio 2013, appare meritevole di ulteriore approfondimento da riservare alla successiva fase di merito; che, comunque, allo stato non neppure è apprezzabile il “pericolo” d i r e t t amente discendente dagli atti impugnati, in quanto, per un verso, la società ricorrente, per sua stessa ammissione, non svolge altra attività che quella con la Leonia, dall’altro la delibera comunale ha individuato adempimenti societari successivi, prevedendo una comunicazione al Presidente del consiglio di amministrazione per gli adempimenti di competenza ed ipotizzando anche l’adozione degli indirizzi necessari per garantire la continuità dei servizi sinora gestiti dalla Leonia, rigetta la fase cautelare». Decisa la questione nell’a mbito del procedimento cautelare per l’interdizione, rimane in piedi la vicenda relativa alla deliberazione del 28 febbraio scorso con la quale la commissione straordinaria ha preso atto dell'informazione antimafia interdittiva e dell'accertamento dei presupposti di cui all'articolo 3 dello Statuto della Leonia, disponendo e avviando le procedure di scioglimento. Questo aspetto sarà approfondito nel corso dell’udienza di merito. I giudici amministrativi: Ettore Leotta, Caterina Criscenti e Valentina Santina Mameli, affronteranno quindi nuovamente la vicenda riferita a Leonia e decideranno la questione anche nel merito. E a breve si dovrà decidere il da farsi con la mista anche per il Comune. Il prossimo 15 maggio è fissata un’altra riunione del consiglio di amministrazione che, tra gli altri argomenti, dovrebbe affrontare il futuro assetto relativo della società anche alla luce del provvedimento del Tar che ha respinto la domanda di sospensione dell’i n t e r d izione. Secondo i piani del Comune, la società dovrebbe essere liquidata in sei mesi e con la decisione del Tar gli schemi dell’amministrazione non salteranno. La prossima settimana, quindi, dovrebbe arrivare la decisione finale sul bilancio e sull’assetto societario post-scioglimento deciso dalla commissione straordinaria.

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