Passata al setaccio la filiera agroalimentare nel Reggino. Un’operazione a tappeto è stata condotta dagli agenti del nucleo agroalimentare del Comando provinciale di Reggio Calabria con una strategia operativa ben precisa: prevenzione e repressione dei crimini agroalimentari, tutelare il “Made in Italy”, rispettare la tracciabilità dei prodotti e rispettare le normative inerenti la denominazione protetta.
Un monitoraggio certosino che si è sviluppato su oltre 100 aziende del settore agroalimentare, sparse sull'intera provincia di Reggio, che sono state rivoltate come un calzino. Dal ciclo produttivo alle procedure amministrative.
Verifiche che si sono concretizzate con sanzioni amministrative per un totale di 120 mila euro. I controlli degli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno seguito un “modus operandi” ben preciso, partendo dai punti vendita e scavando a ritroso fino a risalire al distributore ed all’azienda produttrice. Nelle maglie delle verifiche quasi tutte le tipologie di prodotti alimentari che ritroviamo giornalmente sulle nostre tavole: l'olio d'oliva, il vino, le carni, i lattiero-caseari, gli ortofrutticoli, le conserve alimentari con particolare attenzione ai sott'olio che costituiscono una delle specialità del territorio, non trascurando addirittura i prodotti da forno e la pasticceria.
Passata al setaccio la filiera agroalimentare nel Reggino. Un’operazione a tappeto è stata condotta dagli agenti del nucleo agroalimentare del Comando provinciale di Reggio Calabria con una strategia operativa ben precisa: prevenzione e repressione dei crimini agroalimentari, tutelare il “Made in Italy”, rispettare la tracciabilità dei prodotti e rispettare le normative inerenti la denominazione protetta.Un monitoraggio certosino che si è sviluppato su oltre 100 aziende del settore agroalimentare, sparse sull'intera provincia di Reggio, che sono state rivoltate come un calzino. Dal ciclo produttivo alle procedure amministrative. Verifiche che si sono concretizzate con sanzioni amministrative per un totale di 120 mila euro. I controlli degli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno seguito un “modus operandi” ben preciso, partendo dai punti vendita e scavando a ritroso fino a risalire al distributore ed all’azienda produttrice. Nelle maglie delle verifiche quasi tutte le tipologie di prodotti alimentari che ritroviamo giornalmente sulle nostre tavole: l'olio d'oliva, il vino, le carni, i lattiero-caseari, gli ortofrutticoli, le conserve alimentari con particolare attenzione ai sott'olio che costituiscono una delle specialità del territorio, non trascurando addirittura i prodotti da forno e la pasticceria.