Una requisitoria che lascia il segno. Il pm Giuseppe Lombardo stritola le giovani leve della cosca di ’ndrangheta Serraino, una delle più antiche dinastie mafiose di Reggio Calabria, con pesantissime richieste di condanna. Davanti al Tribunale collegiale presieduto da Silvana Grasso, ha invocato pene esemplari nei confronti dei sette imputati del processo “Epilogo”: Alessandro Serraino «attuale vertice» 20 anni di reclusione e 15 mila euro di multa; Demetrio Serraino «al vertice della cosca insieme al nipote, elemento di collegamento tra passato e presente e speriamo non più in futuro dell’organizzazione mafiosa» 20 anni e 15 mila euro; Fabio Giardiniere «dirigente con ruolo apicale» 30 anni e 16 mila euro (frutto di cinque ipotesi di reato); Maurizio Cortese «organizzatore con posizione di rilievo nell’organico della cosca» 29 anni e 18 mila euro (18+5+6); Francesco Tomasello «partecipe al gruppo» 21 anni e 11.500 euro; Antonio Alati «partecipe» 14 anni e 10 mila; Giovanni Siclari «partecipe» 17 anni e 6 mesi e 10 mila euro (14+3,6). Per un totale di 137 anni e mezzo.
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