Reggio

Domenica 28 Aprile 2024

Il sindacato fa squadra per superare la crisi

sindacati protesta lavoro

 

Un percorso condiviso per uscire dalla crisi e guardare ad un futuro fatto di lavoro e diritti. In un documento unitario Cgil, Cisl e Uil provano a ridisegnare le prospettive del territorio per traghettarlo fuori dall’emergenze. Davanti a una comunità in ginocchio i sindacati fanno gioco di squadra per affrontare le tante vertenze sintomo una crisi sociale profonda. I direttivi provinciali delle tre sigle ieri hanno approvato un documento composto da una serie di proposte che all’insegna della legalità, vogliono dare corpo all’area metropolitana scrivendo nuovi modelli di sviluppo possibili e compatibili. «Il direttivo unitario – spiega Pino Zito, segretario provinciale della Uil – è uno strumento antico, non abusato negli ultimi anni, ma che tanto per volontà quanto per la gravità dei problemi abbiamo voluto riprendere». 
Due le questioni aperte che necessitano di una spinta unitaria: la manifestazione nazionale del 22 giugno a Roma e la crisi strutturale del territorio. «Per questo abbiamo predisposto un documento programmatico che guarda ai prossimi 20 anni, un documento aperto ai soggetti collettivi penso alla Chiesa, alle associazioni di categoria, all’Università». E proprio per diffondere in maniera capillare le proposte elaborate l’incontro reggino sarà seguito da altri direttivi tanto a Gioia Tauro che a Locri 

Un percorso condiviso per uscire dalla crisi e guardare ad un futuro fatto di lavoro e diritti. In un documento unitario Cgil, Cisl e Uil provano a ridisegnare le prospettive del territorio per traghettarlo fuori dall’emergenze. Davanti a una comunità in ginocchio i sindacati fanno gioco di squadra per affrontare le tante vertenze sintomo una crisi sociale profonda. I direttivi provinciali delle tre sigle ieri hanno approvato un documento composto da una serie di proposte che all’insegna della legalità, vogliono dare corpo all’area metropolitana scrivendo nuovi modelli di sviluppo possibili e compatibili. «Il direttivo unitario – spiega Pino Zito, segretario provinciale della Uil – è uno strumento antico, non abusato negli ultimi anni, ma che tanto per volontà quanto per la gravità dei problemi abbiamo voluto riprendere». Due le questioni aperte che necessitano di una spinta unitaria: la manifestazione nazionale del 22 giugno a Roma e la crisi strutturale del territorio. «Per questo abbiamo predisposto un documento programmatico che guarda ai prossimi 20 anni, un documento aperto ai soggetti collettivi penso alla Chiesa, alle associazioni di categoria, all’Università». E proprio per diffondere in maniera capillare le proposte elaborate l’incontro reggino sarà seguito da altri direttivi tanto a Gioia Tauro che a Locri 

 

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