"La violenza contro le donne è forse la più vergognosa violazione dei diritti umani. E forse è la più diffusa. Non conosce confini geografici, culturali o di stato sociale. Finché continuerà, non potremo pretendere di realizzare un vero progresso verso l'eguaglianza, lo sviluppo e la pace". La frase, pronunciata nel 1999 dall'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, é riecheggiata oggi nella Sala 'Giuditta Levato' di Palazzo Campanella al convegno dal titolo "Violenza sulle donne, l'approccio internazionale" promosso e organizzato dalla Presidenza del Consiglio regionale della Calabria - presente il Capo di Gabinetto Pasquale Crupi. A fare gli onori di casa è stato il vice presidente Alessandro Nicolò che ha reso omaggio ai relatori ringraziandoli della qualificata partecipazione che "arricchisce di riflessioni e contenuti il dibattito su un tema di stringente attualità, alla luce dei dati allarmanti che le statistiche e le cronaca offrono alla nostra attenzione. La battaglia contro il femminicidio - ha detto Alessandro Nicolò - é innazitutto una sfida culturale. Investire in educazione e formazione è il compito delle Istituzioni. La politica è chiamata ad affrontare una vera e propria rivoluzione educativa, analizzando il problema, informando, lavorando, concentrando energie, studiando leggi, trovando fondi per i ceni antiviolenza e coinvolgendo i media. A livello nazionale, si qualifica come una grande conquista, infine, la ratifica della convenzione di Istanbul che finalmente riconosce la violenza contro le donne come violazione dei diritti umani". "Stiamo lavorando per l'istituzione dell'Osservatorio sulla violenza" - ha detto la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità Giovanna Cusumano.
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