Il comune di Locri è pronto a uscire dal Piano strutturale associato (Psa) che il consorzio dei sette comuni (oltre Locri ne facevano parte Gerace, Antonimina, Canolo, Sant’Ilario dello Jonio, Portigliola e Ciminà) avevano istituito nel lontano 2007.
L’obiettivo che stava alla base della nascita del Psa era quello di dotare la città e il suo hinterland, attraverso un sistema di “concertazione” con gli altri comuni cointeressati, di strumenti urbanistici più corrispondenti alle esigenze della cittadinanza ma anche in sintonia con le esigenze più complessive degli gli altri comuni e comunque per ottenere «un migliore e più efficace governo del territorio soprattutto delle risorse naturali (bacini idrografici, aree boscate, paesaggio), che hanno spiccate caratteristiche di omogeneità, e di costruire un programma di sviluppo dell’intero territorio interessato in grado di utilizzare al meglio risorse che acquistano valore solo ad una scala sovra comunale».
Il comune di Locri è pronto a uscire dal Piano strutturale associato (Psa) che il consorzio dei sette comuni (oltre Locri ne facevano parte Gerace, Antonimina, Canolo, Sant’Ilario dello Jonio, Portigliola e Ciminà) avevano istituito nel lontano 2007. L’obiettivo che stava alla base della nascita del Psa era quello di dotare la città e il suo hinterland, attraverso un sistema di “concertazione” con gli altri comuni cointeressati, di strumenti urbanistici più corrispondenti alle esigenze della cittadinanza ma anche in sintonia con le esigenze più complessive degli gli altri comuni e comunque per ottenere «un migliore e più efficace governo del territorio soprattutto delle risorse naturali (bacini idrografici, aree boscate, paesaggio), che hanno spiccate caratteristiche di omogeneità, e di costruire un programma di sviluppo dell’intero territorio interessato in grado di utilizzare al meglio risorse che acquistano valore solo ad una scala sovra comunale».