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Chiesto l’ergastolo
per l’assassino di
Domenico e Chiara

Il pubblico ministero non ha avuto esitazioni e ha chiesto il massimo della pena. Nonostante il rito abbreviato – che comporta lo sconto di un terzo della pena per l’imputato –, il pm ha invocato l’ergastolo per Mario Albanese, il camionista trentaquattrenne originario di Bari, che nella notte tra il 3 e il 4 marzo 2012 a San Polo di Brescia, uccise a colpi di pistola l’ex moglie Francesca Alleruzzo, 45 anni, il suo nuovo compagno, Vito Macadino, di 56, la figlia di lei, Chiara Matalone, di 19 anni, e il fidanzato della ragazza Domenico Tortorici, 20 anni. Una strage consumata nel profondo Nord che ha squarciato delle ferite incurabili in riva allo Stretto. La difesa del camionista le ha provate tutte per tentare di alleggerire la posizione dell’imputato: ha provato prima con l’infermità di mente e poi ci ha provato con l’omicidio di impeto. Ma sia il perito del Tribunale sia la meticolosa ricostruzione dei fatti hanno smontato le ipotesi che ha cercato di costruire la difesa dell’imputato. Al gup spetterà, adesso – una volta esauriti gli interventi difensivi –, pronunciare la sentenza.

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