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Delitto Fortugno,
chiesto l’ergastolo

delitto fortugno

Il pg Fulvio Rizzo ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per Alessandro Marcianò nel processo di appello bis in corso di celebrazione in Corte d’assise d’appello per l’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. La condanna di Marcianò, accusato di essere il mandante dell’omicidio, era stata annullata con rinvio dalla Cassazione. La Suprema Corte lo scorso 3 ottobre aveva confermato solo tre delle quattro condanne all’ergastolo inflitte, dalla Corte di Assise di Appello, al figlio di Alessandro, Giuseppe Marcianò, ritenuto mandante dell’omicidio e ad altre due persone Salvatore Ritorto e Domenico Audino, ritenuti esecutore materiale e complice. Secondo quanto stabilito dai giudici di merito, Giuseppe Marcianò e il padre avrebbero ordinato il delitto per motivi di rancore, provati da Alessandro, caposala dell’ospedale di Locri, verso Fortugno. La “colpa” di Francesco Fortugno sarebbe stata quella di essere stato eletto al posto di un altro candidato, Domenico Crea, sostenuto dallo stesso Marcianò e che nell’inchiesta relativa all’omicidio non è mai stato coinvolto.

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