«Non ci muoveremo prima di avere risposte precise e soprattutto scritte. Il tempo delle promesse è finito». I lavoratori dell’Atam annunciano battaglia. Lunedì saranno davanti al Consiglio regionale per un sit-in permanente con gli autobus quei pochi che ancora possono garantire il servizio. Lo avevano detto nei mesi scorsi e purtroppo il pronostico ha colto nel segno: «Mancano le risorse per la manutenzione e così il trasporto rischia di paralizzarsi». Del parco mezzi, composto da 120 bus ne escono solo 60, 30 sono in buone condizioni. Da domani usciranno solo questi ultimi, garantendo un numero di corse sufficienti a coprire i servizi essenziali.
Sanno di causare disagi ai cittadini ai quali chiedono scusa già da adesso, ma hanno bisogno di certezze su loro futuro di lavoratori e sulla “sopravvivenza” dell’Azienda.
«Non ci muoveremo prima di avere risposte precise e soprattutto scritte. Il tempo delle promesse è finito». I lavoratori dell’Atam annunciano battaglia. Lunedì saranno davanti al Consiglio regionale per un sit-in permanente con gli autobus quei pochi che ancora possono garantire il servizio. Lo avevano detto nei mesi scorsi e purtroppo il pronostico ha colto nel segno: «Mancano le risorse per la manutenzione e così il trasporto rischia di paralizzarsi». Del parco mezzi, composto da 120 bus ne escono solo 60, 30 sono in buone condizioni. Da domani usciranno solo questi ultimi, garantendo un numero di corse sufficienti a coprire i servizi essenziali. Sanno di causare disagi ai cittadini ai quali chiedono scusa già da adesso, ma hanno bisogno di certezze su loro futuro di lavoratori e sulla “sopravvivenza” dell’Azienda.
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