Da quasi due anni non percepiscono lo stipendio, dopo aver segnalato, denunciato, lanciato ultimatum adesso dicono basta. Gli operatori che garantiscono il servizio di assistenza domiciliare per conto dell’Asp da domani si fermano. Il settore che consente vantaggi all’utenza e risparmi in termini di risparmio (evitando ricoveri) attende da tempo una disciplina. Si perché ad oggi sono tanti i nodi da sciogliere. Non è chiaro neanche chi deve fare le liquidazioni (gli uffici di Reggio, Palmi, forse Locri?), ne si è a conoscenza se i debiti verso gli enti siano stati inseriti nel piano dei debiti della Pubblica Amministrazione. Loro, gli operatori che in alcuni casi dal 2011 non ricevono compensi, ma garantiscono i servizi, avevano annunciato battaglia, ma a distanza di un mese tutto tace. Così incrociano le braccia per rivendicare i loro diritti e per far capire, qualora ce ne fosse bisogno, la valenza del servizio che garantiscono. In una nota il Coordinamento del Terzo settore spiega come si è aperto questo nuovo fronte.
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