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Il Tribunale di Locri

«Alessandro Figliomeni, nei numerosi incontri pubblici che abbiamo condiviso,  mi è parso sensibile nei confronti delle fasce più deboli della società, e  si poneva in netta opposizione alla ‘ndrangheta». E’ quanto ha riferito ieri mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo della diocesi di Locri-Gerace, nel corso della sua testimonianza resa nel processo “Recupero-Bene comune”. Lo ha fatto rispondendo alle domande della difesa dell’ex sindaco di Siderno, che risponde di associazione mafiosa. Il vescovo Morosini, su domande dell’avv. Vincenzo Nobile, ha riferito di aver conosciuto l’ing. Figliomeni nel corso di manifestazioni pubbliche. L’ex sindaco gli appariva come un politico sensibile alle problematiche del territorio. Sugli stessi argomenti ha deposto don Cornelio Femia, parroco  di Porto Salvo, nonché vicario generale della diocesi.

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