I nuovi collegamenti Blueferries tra Villa San Giovanni e Messina non soddisfanno i tanti pendolari che, per studio o lavoro, sono costretti a fare la spola tra le due sponde, come minimo cinque giorni su sette. Un costituendo comitato critica, in una nota, l’attuale servizio ma, al tempo stesso, propone soluzioni per eliminare le anomalie.
I treni regionali calabresi, quelli che toccano i principali centri della dorsale tirrenica e che trasportano più persone, da Lamezia Terme in poi per intenderci, non trovano a Villa San Giovanni l’immediata coincidenza per Messina che garantirebbe agli utenti, senza stress, la continuità territoriale. Da lunedì a venerdì, il primo mezzo veloce, dei nove programmati, è previsto alle 7.10, il secondo alle 8.20. Un intervallo di 1 ora e 10 che costringe ad estenuanti attese quanti scelgono o sono costretti per necessità a utilizzare il treno. L’ideale, ed è la prima proposta del costituendo comitato, sarebbe ripristinare il mezzo, bidirezionale o veloce, delle 7.40 che consentirebbe ai pendolari di viaggiare con pause di percorrenza ridotte al minimo. Una richiesta che, alla luce dei fatti, appare legittima. Stesso discorso anche per chi da Messina è poi costretto a rifare il percorso inverso. L’incongruenza nei nuovi orari sta nel fatto che sabato e domenica ci sarebbero addirittura più corse, una ogni 50 minuti. In questo contesto, la rimodulazione appare necessaria. L’altra questione importante è relativa al costo di attraversamento. Con Bluefferies un biglietto di andata e ritorno costa 4.50. Chiesta l’uniformità delle tariffe sia per il mezzo veloce, sia per l’utilizzo della nave che ha un costo inferiore e la predisposizione di abbonamenti che bypassino questo problema. Poche richieste ma buone per migliorare il servizio sullo stretto, esigenze minime che con volontà e buonsenso potrebbero essere soddisfatte.
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