Il processo ”Do ut des” vede alla sbarra capi e gregari della presunta famiglia mafiosa Lo Giudice. Tra questi anche Luciano Lo Giudice, considerato, ed accusato, di essere la mente finanziaria della cosca di Santa Caterina. Il processo si sta celebrando davanti al Tribunale collegiale, presieduto da Silvia Capone; l’accusa è sostenuta dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Beatrice Ronchi. Luciano Lo Giudice è intervenuto ieri in udienza rilasciando dichiarazioni spontanee. Collegato in video conferenza dal carcere di Ascoli, dove è recluso, ha affermato di aver subito torture fisiche e mentali e pressioni dalla Questura di Reggio». Un’accusa forte anche perchè rientrerebbe in una sorta di strategia della magistratura per indurlo ad accusare altri magistrati. Il fratello Antonino Lo Giudice detto “Il nano” è stato appena sfiorato dalle accuse di fuoco rilasciate da Luciano. Una frese secca: «Era mio fratello». Un modo per prendere le distanze e continuare a bollare come completamente inaffidabili e inventate le dichiarazioni rese nel corso della collaborazione con la Dda. Accuse che lo stesso Nino
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