Due giorni prima della sparatoria c’era stato un episodio che aveva scosso Antonino Canale, il 74enne che sabato sera nel quartiere Arangea, dopo una furiosa lite per un parcheggio, ha imbracciato il fucile e ha fatto fuoco colpendo a morte la cognata, ferendo il fratello Salvatore e i due nipoti, Natale e Demetrio. Sentito in Questura, l’anziano ha spiegato agli investigatori della Polizia che giovedì notte, la Mini One del nipote, Natale Canale, 28 anni, era stata distrutta da un incendio mentre si trovava parcheggiata davanti alla palazzina a tre piani dove vivono le due famiglie. Le fiamme hanno distrutto i citofoni, annerito la facciata, rischiando di propagarsi alla finestra dell’appartamento del piano terra dove abita Antonino Canale. «Ho chiesto a mio nipote – ha raccontato l’anziano – di cambiare parcheggio e di non lasciare la nuova auto sotto la mia finestra». Il giovane avrebbe risposto: «Io parcheggio dove voglio». Ed è stata la scintilla che ha scatenato l’inferno nella stradina vicina alla chiesa di Arangea, a poca distanza dallo svincolo della tangenziale dell’A 3. La prima a intervenire è stata una poliziotta libera dal servizio, appena uscita dalla messa serale. È stata lei a mettere in sicurezza i feriti e a dare l’allarme facendo intervenire le volanti.
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