Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

“Sotto chiave” beni in
odore di ’ndrangheta

In pratica tutti (o quasi) i beni nella diretta disponibilità del Malara sono stati messi sotto chiave, in particolare sono stati sequestrati: il patrimonio aziendale di una ditta individuale con sede in Reggio Calabria operante nel settore edilizio; quasi un centinaio di immobili tra appartamenti, villette a schiera, cantine, garages, lastrici solari e terreni in parte adibiti ad uso personale ed in parte ad uso aziendale siti a Reggio Calabria; tre autovetture; e le disponibilità finanziarie aziendali e personali ammontanti a circa 500 mila euro. La complessa attività di indagine su Malara era partita prima nel 2007 quando era stato arrestato unitamente ad altri 37 soggetti nell’ambito della nota Operazione “Gebbione”, le cui indagini avevano disvelato le infiltrazioni criminali della consorteria mafiosa Labate nelle attività economiche imprenditoriali nella zona-sud della città di Reggio Calabria (quartieri di Sbarre e Gebbione) attraverso metodi di estorsione consistenti oltre che nel pagamento della classica “mazzetta” anche nella fornitura di beni e servizi. Poi il processo e l’assoluzione con una formula dubitativa e, come si legge nel comunicato della Dia sul sequestro, con «riserve»; tanto che nella nota si riporta proprio un passo della pronuncia del Tribunale su Malara «... imprenditore abituato a convivere con i mafiosi, dei quali è amico e dai quali si fa blandire, ottenendo in cambio il permesso di svolgere la propria attività lavorativa nel quartiere di Gebbione...». Gli inquirenti, nonostante l’assoluzione, hanno comunque proseguito le indagini su Malara soprattutto sulla sua attività lavorativa nel settore delle costruzioni edili. La Dia aveva avviato verifiche sulle modalità di acquisizione dell’ingentissimo patrimonio societario e personale riconducibile all’imprenditore, il quale negli ultimi anni aveva incrementato la propria attività con la costruzione di numerosi immobili nella zona Sud di Reggio.

Caricamento commenti

Commenta la notizia