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In mostra i quadri confiscati a Campolo

L'interno del Museo della Magna Grecia dopo il restyling

Novantatré tele di inestimabile valore, firmate da artisti come Dalì, De Chirico, Guttuso, Migneco, Ligabue, Fontana, Sironi e Cascella, saranno in mostra da oggi nel Museo nazionale della Magna Grecia che riapre un’ala dopo i lavori di ristrutturazione.
La particolarità della mostra “Arte torna arte. Un patrimonio restituito” sta nel fatto che le opere esposte sono state confiscate a Gioacchino Campolo,  il “re dei videopoker”, che ne era venuto in possesso grazie alla sua capacità di guadagnare milioni di euro con le macchine mangiasoldi imposte a una miriade di titolari di bar e locali pubblici di Reggio e provincia.

Novantatré tele di inestimabile valore, firmate da artisti come Dalì, De Chirico, Guttuso, Migneco, Ligabue, Fontana, Sironi e Cascella, saranno in mostra da oggi nel Museo nazionale della Magna Grecia che riapre un’ala dopo i lavori di ristrutturazione.La particolarità della mostra “Arte torna arte. Un patrimonio restituito” sta nel fatto che le opere esposte sono state confiscate a Gioacchino Campolo,  il “re dei videopoker”, che ne era venuto in possesso grazie alla sua capacità di guadagnare milioni di euro con le macchine mangiasoldi imposte a una miriade di titolari di bar e locali pubblici di Reggio e provincia.

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