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Il ministro Bray inaugura "Arte torna arte"

Il ministro Bray visita la mostra

«Sono convinto che con iniziative come questa noi ricreeremo quello spirito di comunità civile, di legalità, di un Mezzogiorno che vuole credere nel suo rilancio, la cultura sarà quel collante necessario per raggiungere questi obiettivi».
 Il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Massimo Bray mette l’accento sulla valenza sociale della mostra allestita al Museo Nazionale archeologico di Reggio Calabria,  “Arte torna Arte - un patrimonio restituito“, costituita da un’importante raccolta di opere d’arte confiscate a Gioacchino Campolo,  imprenditore ritenuto vicino alla ‘ndrangheta e per questo già condannato anche in Appello a 16 anni di reclusione.
 L’esposizione dei dipinti ha segnato anche il primo passo verso la completa riapertura al pubblico del Museo reggino, prevista per il 2014, dopo il lungo restauro di palazzo Piacentin

«Sono convinto che con iniziative come questa noi ricreeremo quello spirito di comunità civile, di legalità, di un Mezzogiorno che vuole credere nel suo rilancio, la cultura sarà quel collante necessario per raggiungere questi obiettivi». Il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Massimo Bray mette l’accento sulla valenza sociale della mostra allestita al Museo Nazionale archeologico di Reggio Calabria,  “Arte torna Arte - un patrimonio restituito“, costituita da un’importante raccolta di opere d’arte confiscate a Gioacchino Campolo,  imprenditore ritenuto vicino alla ‘ndrangheta e per questo già condannato anche in Appello a 16 anni di reclusione. L’esposizione dei dipinti ha segnato anche il primo passo verso la completa riapertura al pubblico del Museo reggino, prevista per il 2014, dopo il lungo restauro di palazzo Piacentin

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