Comune ammesso al sequestro del Picasso "frutto" di peculato
Il comune di Siderno è stato ammesso al sequestro conservativo del dipinto raffigurante una natura morta denominato “Compotier et Tasse”, opera del 1909 da Pablo Picasso, dal valore stimato di circa 12 milioni di euro. Lo ha deciso la I sezione penale del Tribunale di Milano, che ha accolto la richiesta depositata dal pm e reiterata dall’avv. Antonio Cutugno che rappresenta la città di Siderno, parte civile nel procedimento a tre imputati accusati di bancarotta fraudolenta e peculato.
L’interesse del Comune reggino riguarda le accuse ipotizzate dalla Procura di Milano al “capo C” della provvisoria imputazione, dove si contesta loro il reato di peculato perché «si appropriavano delle somme entrate nella disponibilità di Azienda italiana pubblicità srl, per ragione del servizio di riscossione tributi svolto a favore del Comune di Siderno» per circa 1 milione e 200 mila euro, che non sarebbero stati versati all’ente locale, in relazione all’attività prestata quale concessionario del servizio pubblicità per gli anni che vanno dal 2005 al 2009, somma derivante dalla differenza tra l’importo incassato e quanto effettivamente corrisposto. Nonché ulteriori somme fino alla concorrenza dell’importo di circa 5 milioni e mezzo di euro.
Il comune di Siderno è stato ammesso al sequestro conservativo del dipinto raffigurante una natura morta denominato “Compotier et Tasse”, opera del 1909 da Pablo Picasso, dal valore stimato di circa 12 milioni di euro. Lo ha deciso la I sezione penale del Tribunale di Milano, che ha accolto la richiesta depositata dal pm e reiterata dall’avv. Antonio Cutugno che rappresenta la città di Siderno, parte civile nel procedimento a tre imputati accusati di bancarotta fraudolenta e peculato. L’interesse del Comune reggino riguarda le accuse ipotizzate dalla Procura di Milano al “capo C” della provvisoria imputazione, dove si contesta loro il reato di peculato perché «si appropriavano delle somme entrate nella disponibilità di Azienda italiana pubblicità srl, per ragione del servizio di riscossione tributi svolto a favore del Comune di Siderno» per circa 1 milione e 200 mila euro, che non sarebbero stati versati all’ente locale, in relazione all’attività prestata quale concessionario del servizio pubblicità per gli anni che vanno dal 2005 al 2009, somma derivante dalla differenza tra l’importo incassato e quanto effettivamente corrisposto. Nonché ulteriori somme fino alla concorrenza dell’importo di circa 5 milioni e mezzo di euro.
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