Strapiena la cappella della Scuola allievi carabinieri “Fava e Garofalo” dove, ieri sera, sono state celebrate le esequie del colonnello Cosimo Fazio, deceduto la mattina di Ferragosto mentre era intento - nella qualità di neo comandante della Polizia municipale - a svolgere i compiti istituzionali connessi allo sbarco di 154 extracomunitari nel porto cittadino. Alla funzione ha partecipato il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallitelli, che ha preso posto accanto alla vedova, signora Giovanna, ed ai figli Nino e Sandra. Accanto al feretro due corone, una omaggio del presidente della Repubblica l’altra del Comando Scuola allievi carabinieri. Tutto intorno, lungo le ampie pareti della cappella, tantissimi altri fiori inviati da ogni dove, ulteriore testimonianza del vastissimo affetto e della larga stima da cui il 56enne Cosimo Fazio era circondato e che ha visto la camera ardente méta incessante di volti addolorati. Impossibile citare i nomi di tutti i presenti: dalle autorità militari più alte in grado di tutte le Forze dell’Ordine, sino ai veterani dell’Arma riconoscibili dal berretto, passando per tanti allievi carabinieri e una marea di volti delle Istituzioni e della società civile, ogni angolo della pur non piccola cappella era colmo di persone commosse e attonite per una morte che non esula certo dall’umano cammino ma giunta, in questo caso, troppo presto e davvero inaspettata. Alla lettura del brano del Vangelo di Luca è seguita la breve omelia di mons. Ugo Maria Borlenghi, cappellano militare capo del Comando generale dell’Arma che ha officiato la funzione insieme ad altri religiosi.
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