La maxioperazione antidroga “Revolution” ebbe inizio dalla casuale scoperta, all’interno di un pacco postale spedito dall’Argentina e destinato ad Africo Nuovo, di un set di accessori da bagno in plastica, le cui cavità interne erano state riempite di cocaina in forma liquida, del peso lordo di 1.482 grammi, che a seguito del processo di raffinazione avrebbe consentito di ottenere circa 500 grammi di “neve”. Da quel momento il personale del Goa della Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura distrettuale di Reggio, iniziò un’attività investigativa per individuare i componenti dell’organizzazione coinvolta nel traffico internazionale di groga, giungendo ad individuare una quarantina di soggetti. Le indagini, infatti, hanno permesso di constatare come l’organizzazione disponesse di basi logistiche e appoggi in tutta Italia, in particolar modo a Milano, nei paesi dell’hinterland milanese, e nei principali paesi europei, quali Germania (Duisburg, Oberhausen e Dusseldorf), Olanda (Amsterdam) e Belgio (Anversa).
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