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La Varia, un miracolo
che si rinnova

Una marea di persone (difficile una stima precisa) ieri ha letteralmente preso d’assalto ogni angolo e vicolo della città di Palmi. Alla tradizionale Varia, infatti, c’erano proprio tutti. E tutti hanno potuto assaporare le emozioni che si provano di fronte alla corsa dell’imponente carro sacro che rappresenta l'universo e l'assunzione in cielo della Vergine Maria. Oltre sedici metri d’altezza e ben duecento portatori – o meglio ‘mbuttaturi – hanno trascinato i figuranti umani correndo. È stata tutto questo, in sostanza, la Varia. Ma chi non ha vissuto l’evento in prima persona non può certamente capire cosa si prova. Sin dal pomeriggio le principali arterie sono state letteralmente prese d’assalto. Il corteo con l’Animella portata a spalla in una sedia era seguito da tutte le istituzioni locali: i sindaci del comprensorio, i presidenti di Regione, Giuseppe Scopelliti, e Provincia, Giuseppe Raffa, numerosi consiglieri provinciali e regionali. Una volta benedetta la piccola Grazia Iannì l’attenzione si è spostata lungo il corso centrale e in piazza Primo Maggio. Alle 19 in punto l’atteso colpo di cannone ha mandato in delirio l’intera città. Gli ‘mbuttaturi sono stati intenti a “scasare” la Varia. Dalla folla, invece, si sono sprigionati applausi, grida di giubilo, cori festanti e pianti di emozione: “Voliri o volari a Varia avi a scasari”; “Senza sconzu, Maria di la Littira”; “A scasamu sulu nui”. Sono state queste alcune delle frasi che maggiormente si potevano ascoltare in quei pochi ma intensi attimi. Una volta fermato il carro, ai vigili del fuoco è stato affidato il compito di far scendere tutti giù sani e salvi.

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