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Agguato in Aspromonte,
rebus investigativo

A 36 ore dall’agguato mortale compiuto all’ora di pranzo di domenica scorsa, in prossimità del villaggio montano “Moleti” di Ciminà, nel cuore dell’Aspromonte, gli investigatori sono ancora alle prese con alcuni interrogativi da chiarire. Il puzzle da comporre al più presto, è tutto ancora da decifrare. Carabinieri e magistrati della procura di Locri vogliono mettere a fuoco le reali intenzioni del sicario che ha sparato un solo colpo di fucile da caccia, caricato a pallettoni, pur sapendo che all’interno del fuoristrada preso di mira c’erano due persone: voleva colpire a morte o solo intimidire le vittime? E c’è un’altra ipotesi: forse il killer voleva mandare un “messaggio” a una delle due persone a bordo del fuoristrada? Altro aspetto da chiarire, anche questo decisivo per le prospettive dell’indagine, è capire chi tra Ieropoli e Ieraci era realmente l’obiettivo del sicario. Tutti interrogativi sui quali gli inquirenti si sono concentrati, in attesa di aprire scenari più decifrabili.

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