È stata fissata al 17 settembre l’udienza preliminare dell’inchiesta “Leonia” per il business della società mista del Comune di Reggio che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti. Davanti al gup di Reggio, Massimo Minniti, sfileranno 25 indagati, soltanto il presunto asse tra ’ndrangheta e manager aziendali. Stralciata, invece, la posizione del gruppo dei politici, la giunta comunale guidata nel luglio 2010 da Giuseppe Raffa indagata per aver favorito il clan Fontana e già raggiunta da avviso di conclusioni indagini. L’Ufficio di Procura –l’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino in sinergia con i sostituti della Direzione distrettuale antimafia Giuseppe Lombardo e Sara Ombra – ha infatti stralciato la posizione del sindaco facente funzioni e degli assessori coinvolti nella vicenda per una delibera che autorizzava contributi economici per la raccolta differenziata. In Tribunale compariranno regolarmente i vertici della presunta cosca di ’ndrangheta Fontana che opera al rione Archi, ma anche il direttore operativo, l’amministratore delegato e il legale della società mista “Leonia”. Ma anche funzionari, impiegati che facilitavano gli interessi della cosca di ’ndrangheta reggina.