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Impianti sportivi concessi alle federazioni

Dopo il terremoto che ha fatto insorgere il mondo sportivo, palazzo San Giorgio emette un provvedimento che ridisegna le regole per la concessione d’uso degli impianti. Per superare l’ostacolo dell’inagibilità di diverse strutture Palazzo San Giorgio ha pensato di concedere in via provvisoria, (fino all’espletamento delle procedure di gara per l’affidamento pluriennale) gli impianti alle federazioni. Operazione che ha portato ad affidare alla Fip (pallacanestro) la palestra di Archi, la palestra Pianeta Viola e lo Scatolone; mentre la Fipav (pallavolo) il Palloncino e la palestra Boccioni di Gallico.
Ma questa concessione porta un carico di oneri. Infatti spiega la delibera: «Gli impianti che non presentano i requisiti di agibilità possono essere affidati in concessione d’uso temporaneo per il periodo di un anno sportivo, rinnovabile per un solo anno, a condizione che le federazioni si facciano carico dei costi della messa a norma degli impianti elettrici e dell’adeguamento alle norme di sicurezza, oltre ai costi di manutenzione ordinaria della custodia e della pulizia 

Dopo il terremoto che ha fatto insorgere il mondo sportivo, palazzo San Giorgio emette un provvedimento che ridisegna le regole per la concessione d’uso degli impianti. Per superare l’ostacolo dell’inagibilità di diverse strutture Palazzo San Giorgio ha pensato di concedere in via provvisoria, (fino all’espletamento delle procedure di gara per l’affidamento pluriennale) gli impianti alle federazioni. Operazione che ha portato ad affidare alla Fip (pallacanestro) la palestra di Archi, la palestra Pianeta Viola e lo Scatolone; mentre la Fipav (pallavolo) il Palloncino e la palestra Boccioni di Gallico.Ma questa concessione porta un carico di oneri. Infatti spiega la delibera: «Gli impianti che non presentano i requisiti di agibilità possono essere affidati in concessione d’uso temporaneo per il periodo di un anno sportivo, rinnovabile per un solo anno, a condizione che le federazioni si facciano carico dei costi della messa a norma degli impianti elettrici e dell’adeguamento alle norme di sicurezza, oltre ai costi di manutenzione ordinaria della custodia e della pulizia 

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