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Si asciugano le falde

La morsa della sete non si allenta. Reggio continua a soffrire per i disagi idrici. Con l’autunno alle porte ancora continuano ad arrivare segnalazioni dei cittadini che denunciano disservizi in diversi quartieri della città. Palazzo San Giorgio spiega le origini del problema e il quadro fornito dal dirigente del settore Marcello Cammera non è dei più rassicuranti. Le falde che approvvigionano la città cominciano a prosciugarsi. «Da giorni siamo impegnati con il pozzo di S. Antonio. Ci aveva dato dei problemi, pensavamo che fosse l’elettropompa e l’abbiamo tirata su. Abbiamo verificato che non era quello il problema, il pozzo si era insabbiato, abbiamo proceduto con le manovre di espurgo, intanto sono crollate le camice del pozzo, che abbiamo riparato. In un primo momento il pozzo pareva rinato, ma non da più segni di vita. Questo significa che risorse idriche città cominciano a dare segni di cedimento». Una situazione complessa che va ben oltre la grossa perdita di via Reggio Campi che ieri ha tenuto impegnate due squadre. La diga del Menta potrebbe rappresentare la soluzione alla sete della città. 

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