Proseguono a ritmo serrato le indagini da parte del Commissariato di polizia di Polistena, sotto il coordinamento della Procura di Palmi, per cercare di fare luce sull'omicidio di Domenico Primerano, avvenuto nelle campagne di contrada Zimbi. Un omicidio che dovrebbe turbare tutte le coscienze visto che Domenico Primerano era invalido a causa di disturbi psichici che lo rendevano incapace di intendere e di volere. Interdetto, viveva con la sorella Teresa, il fratello Antonio ed il padre Agostino gravemente malato. Dopo aver avuto la conferma da parte dell'autopsia che è stato un colpo di fucile da caccia monocanna calibro 20 sparato a bruciapelo all'altezza della clavicola sinistra a causare la lenta ed atroce morte di Domenico Primerano, gli agenti del Commissariato di Polistena, con in testa il dirigente dott. Pierfranco Amati, aspettano i risultati delle analisi scientifiche, per trovare riscontri ai sospetti che in queste ore la polizia avrebbe individuato. Questo pomeriggio i funerali dell'uomo, cerimonia a cui è mancata la risposta dell'opinione pubblica che ci si attendeva.
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