operazione della Squadra mobile di Reggio Calabria che ha eseguito 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone accusate di aver fatto parte di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina e hashish. L'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dds) di Reggio Calabria, ha permesso di disarticolare, secondo quanto riferisce la Polizia di Stato, una pericolosa ed agguerrita organizzazione criminale transnazionale, con base operativa nella Piana di Gioia Tauro, che provvedeva ad importare dalla Francia ingenti quantitativi di cocaina e hashish che venivano successivamente smerciati in altre regioni italiane. Contestualmente è stato disposto anche il sequestro preventivo di un immobile a Gioia Tauro, del valore di oltre un milione di euro, che era nella disponibilità di uno degli indagati.
I nomi di diverse griffe della moda venivano utilizzati per indicare il tipo di droga che bisognava acquistare. E' questo uno dei particolari emersi nel corso delle indagini condotte dalla squadra mobile di Reggio Calabria che stamane ha arrestato i componenti di una organizzazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina e hashish. Durante le indagini gli agenti della squadra mobile hanno compiuto numerose intercettazioni telefoniche dalle quali è emerso che i trafficanti di droga utilizzavano un linguaggio in codice e che si faceva riferimento a diverse case di moda. Proprio per questo motivo i poliziotti hanno deciso di chiamare 'Griffe' l'indagine che era in corso. In due distinte circostanze gli investigatori hanno sequestrato a Palermo una volta 75 chili di hascisc e l'altra due chili di cocaina. Sull'hascisc era stato imposto il marchio di una nota azienda che opera nel campo della moda. La droga veniva acquistata in Francia e poi importata in Italia utilizzando automobili di grossa cilindrata. Nelle auto erano realizzati degli appositi vani all'interno dei quali venivano nascosti l'hascisc e la cocaina. La droga, una volta giunta nella Piana di Gioia Tauro, veniva successivamente smistata in molte regioni italiane ed in modo particolare in Sicilia
Nel corso dell'operazione della squadra mobile di Reggio Calabria sono state notificate le ordinanza di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta della Dda. Le persone coinvolte nell'operazione sono: Girolamo Magnoli, 44 anni di Cannes (Francia); Girolamo Magnoli (33) di Antibes (Francia); Filippo Iannì (57) di Palmi; Salvatore Ierace (24) di Gioia Tauro; Ippolito Raso (25) di Cinquefrondi; Michelangelo Raso (36) di Taurianova; Antonio Sorrenti (27) di Gioia Tauro; Antonino Lofaro (33) di Gioia Tauro; Giovanni Sacco (51) di Palermo: Salvatore Inzerra (46) di Palermo; Antonino Sala (29) di Palermo; Matteo Testa (29) di Palermo; Pietro D'Agostino (64) di Palermo; Angela D'Alia (51) di Palermo; Jerome Patrick Samarovski (25) di Cannes (Francia); Samir Saguia (37) di Casablanca (Marocco); Sodok Ghalloussi (25) di Cannes (Francia); Michele Giovanizzo (37) di Gioia Tauro; Arcangelo Furfaro (43) di Taurianova; Mirko Lucchetta (25) e Carmelo Guerrisi (23), entrambi di Gioia Tauro. Secondo gli investigatori al vertice dell'organizzazione c'era Girolamo Magnoli (44), il quale, oltre a promuovere, dirigere ed organizzare l'organizzazione, procurava in Francia lo stupefacente da importare in Italia. Magnoli aveva contatti diretti con il gruppo di trafficanti residenti in Francia.
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